Dopo la pubblicazione del primo omonimo EP nel 2015 i perugini Elephant Brain hanno aperto i live di The Zen Circus, Ministri e Giorgio Canali per poi restare fuori dalle scene fino a marzo dello scorso anno, quando iniziano a lavorare ai brani che comporranno Niente di speciale, il loro primo album in uscita il 17 gennaio qui in ANTEPRIMA. Un progetto in cui chitarre e percussioni tornano protagoniste facendosi strada tra una quotidianità troppo spesso data per scontata e domande esistenziali.

Questo disco racconta tutto quello che abbiamo vissuto nei due anni in cui ci abbiamo lavorato, in un momento delle nostre vite molto complicato. Abbiamo condiviso idee, tempo, prospettive, volontà, momenti belli (bellissimi) e brutti (bruttissimi); trasferimenti, rapporti umani interrotti o iniziati, cambiamenti lavorativi, trasferte più o meno lunghe, qualche nuova cicatrice. Tutto senza però perdere di vista l’obiettivo di portare a termine questo album, un lavoro che è diventato per noi uno spaccato di vita… Il risultato è un disco profondamente radicato nella realtà di ogni giorno, dalla quale non si può prescindere, con una tracklist che è come un viaggio su un’autostrada senza limiti di velocità, ripetendo assunti come se fossero dei mantra a cui appigliarsi per non affogare in questo mare quotidiano. Fino ad arrivare alla title track, alla presa di coscienza finale.