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EINDHOVEN METAL MEETING

Eindhoven (NL) | Effenaar | 12-13 Dicembre

Con la sua edizione 2014 il noto festival di metal estremo Eindhoven Metal Meeting ha conquistato il meritato sold-out; con headliners del calibro di At The Gates, Triptykon, Primordial e Morbid Angel, In Solitude, Thyrfing c’era d’aspettarselo. Il festival si tiene ogni anni poco prima del periodo natalizio e, vuoi per la scaletta da urlo, vuoi per la perfetta organizzazione, l’Eindhoven Metal Meeting attira e conquista ogni anno fans provenienti da tutto il mondo sempre in aumento. La comunità dell’Eindhoven Metal Meeting è pressochè composta da intenditori e durante le due giornate si respira aria di cameratismo con fans che si scambiano commenti accesi tra una band e l’altra, sorseggiando buona birra, pianificando un programma intenso e acquistando mechandise.

Dopo il successo degli headliners della prima giornata, che ha visto anche gli olandesi Carach Angren raggiungere la pole position tra le migliori band in programma, la seconda parte del festival parte un po’ troppo a rilento con gli americani Origin. Nonostante i vocalizzi del frontman Jason Keyser siano ricchi di spessore e ben definiti, le loro raffiche di riffs non convincono. Seguono gli Exhumed che, con il loro death/grindcore stelle e strisce, caricano i fans di adrenalina e scariche elettriche.   Restando in tema di scariche elettriche, dal District 19 Stage i teutonici Dust Bolt si fanno notare per il loro thrash bombastico e tirato alle stelle, il pubblico ammassato al limite dell’eccesso sembra folgorato da tanta velocità e sfuriate blasfeme.   Intanto al Large Stage è arrivato il momento degli attesissimi Thyrfing. Tanto di cappello alla formazione di Stoccolma capitanata da Jens Rydén che oggi conquista una posizione di prestigio grazie ad un metal battagliero (thyrfing è infatti il nome della spada reale nella tradizione vichinga) intriso di   passione e veemenza. La voce del frontman è dura e profonda, da notare anche è il drumming schiacciasassi del batterista Dennis Ekdahl. La stage production è indubbiamente una delle migliori della giornata (verrà superata solo dai belgi Aborted più tardi) grazie alla maestosità del connubio tra sound e visual. Dopo una parentesi poco rilevante con il thrash/death poco convincente dei Thanatos, la torcia viene passata ai connazionali Valkyrja. Lo squadrone black metal di Andreas Lind convince a pieni voti. Corpse-paint, rallentamenti marci, riff impazziti amalgamanti con furia cieca: i black metallers du jour lasciano un’ottimo ricordo grazie soprattutto all’oscurità maligna del set. Con i Valkyrja le temperature sono decisamente in aumento, il momento cruciale della seconda giornata del festival viene raggiunto con gli Aborted. Con il palco allestito con le due impalcature gigantesche, KILL THE LEAVING – RAISE THE DEAD in riferimento al loro ultimo full-length The Necrotic Manifesto, la band di Sven “Svencho” de Caluwé si riconferma ancora una volta come una delle più tecniche in circolazione. La velocità eccessiva del loro death metal forsennato trova la sua espressione migliore in tracce esplosive come Necrotic Manifesto e The Origin Of Desease. Dopo il black / death degli svizzeri Bölzer e il folk irlandese dei Cruachan è la volta degli Ensiferum. Il loro folk è tradizionalmente finlandese che parte sempre con il dovuto trionfo grazie alle peripezie del frontman Petri Lindroos. Gli svedesi Unleashed non sono seguiti a dovere, forse perché prima dei Morbid Angel è difficile attirare l’attenzione. Lo squadrone di sua maestà David Vincent parte subito alla grande, con la successione letale di Rapture e Pain Divine. Ma è con la maestosa God Of Emptiness che la formazione si riconferma l’evento del giorno, la traccia viene eseguita con precisione assoluta. L’onore di chiudere i battenti spetta agli svedesi In Solitude che con questa prova si ri-confermano come una delle realtà musicali più interessanti in circolazione. Con abbondanza di rose sistemate sul palco e l’incenso che viene accesso poco prima dell’arrivo di Pelle Åhman & co, il set scorre via, con Lavender eseguita magistralmente.

L’edizione 2015 dell’Eindhoven Metal Meeting è già nell’aria: http://www.eindhovenmetalmeeting.com/

Fabiola Santini

ph Fabiola Santini

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