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Cryptopsy

Londra | 21 Agosto | The Underworld

Dopo aver nuovamente spopolato al Brutal Assault , dove sono di casa da parecchie edizioni, i canadesi Cryptopsy approdano nel Regno Unito con un tour a supporto del loro opus None So Vile uscito nel lontano 1996 e proposto live nella sua totalità in occasione del ventesimo anniversario dalla sua uscita. Questa è senza dubbio un’occasione speciale per i metalheads della capitale: pur non registrando il meritato sold-out, dato che sono in molti ad essere ancora in giro per l’Europa a caccia di festival estivi, il concerto attrae un buon numero di presenti anche per la prima band prevista in programma, gli inglesi di Nottingham Beyond Grace. Seekers, il loro full-length di debutto, è uscito da appena due mesi, eppure la band appare collaudata, pronta a conquistare il pubblico esigente degli headliners con un death arricchito da melodie incalzanti e concatenate. Il frontman Andrew Walmsley si presenta sicuro delle proprie armi, scagliando Oracle come una bomba a mano: la seconda traccia dell’album in versione live rende ancora di più grazie al growling ruggente e agli attacchi di chitarra deflagranti. Con la band che segue, i connazionali di Oxford Black Skies Burn, le velocità aumentano a dismisura. Il loro set è una sequenza di tracce corte e micidiali, da Dead By Association, traccia di apertura del loro ultimo EP uscito lo scorso febbraio, a Columbian Marching Powder, il loro sound death di base è intriso di attacchi dinamitardi thrash che scatenano un mosh-pit bellicoso. Sono in molti a salire sul palco dalle prime file per unirsi al frontman Simon Manion in una versione esplosiva di Jouer Un Beatdown eseguita in chiusura con abbondanza di sferzate di drumming non-stop e riff bombastici all’eccesso. L’arrivo sul palco dell’atletico Matt McGachy, frontman dei Cryptopsy, genera un vero entusiasmo collettivo. Con le prime mazzate di drumming lanciate senza remora da Flo Mounier, unico membro originale rimasto in formazione dal 1992, parte la sequenza micidiale di Crown Of Horns e Slit Your Guts, che definiscono None So Vile in tutta la sua maestosa struttura portante. Il death dei Cryptopsy è unico: il sound sembra provenire da un’ altra dimensione, dove non esistono barriere quanto a volumi e struttura. I riff del chitarrista Christian Donaldson colpiscono con abbondanza di veemenza, dando alla grandiosa Graves Of The Fathers vibrazioni da capogiro. Una band esemplare, che riesce a portare a termine set memorabili sia sui palchi dei grandi festival che su quelli ridotti come quello di questa sera. Il loro tour si è concluso con il meritato successo al Deathfest di Andernach il 26 agosto, a conferma che i Cryptopsy non hanno alcuna intenzione di fermarsi: il seguito al loro acclamato self-titled uscito nel 2012 è decisamente nell’aria.

Fabiola Santini (testo e foto)

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