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CANCER BATS – PALM READER – LORD DYING – INCITE

CANCER BATS – PALM READER – LORD DYING – INCITE | Londra | The Dome | 28 Gennaio

Il pacchetto live organizzato da SJM si presenta decisamente molto allettante: gli attesissimi Cancer Bats ritornano nella capitale in ottima compagnia, con uno show che registra il sold-out senza difficoltà. Dopo la partenza quasi in sordina degli americani di Phoenix Incite, è il turno dei connazionali di Portland Lord Dying, diventati una delle realtà sludge più appetibili del momento grazie al loro secondo full-length, Poisoned Altars, uscito esattamente un anno fa. I vocalizzi portentosi e la presenza massiccia del frontman Erik Olsson attirano l’attenzione sin dalle prime note dai riff lenti e cadenzati. Non mancano i passaggi doom tra le insidie del loro sound che a tratti si impreziosisce di un’atmosfera mortifera ma al contempo magnetica. Il drumming persistente fa da contrasto ai ritmi cupi, il tutto crea una sensazione di trasporto totale, dove la magia si scontra con il cammino evolutivo di questo trio tutto da rispettare. La loro mezz’ora abbondante di gloria è decisamente il punto di forza della serata, nonostante gli headliner abbiamo comunque fatto un ottimo lavoro. Il gruppo che segue non rende l’idea: si tratta degli inglesi Palm Reader che con la loro miscela forse un po’ troppo caotica non convincono, a parte la parentesi accettabile di Stacks, tratta dal loro album Besides The Ones We Love, dove spiccano i vocalizzi sanguigni di Josh Mckeown. L’energia sul palco comunque non manca e il set prepara il pubblico alla fase finale. Questo è un periodo particolarmente positivo per la carriera artistica dei Cancer Bats: dopo il tour con i While She Sleeps seguito dal successo della loro performance ai noti Reading e Leeds festivals, i canadesi del momento colpiscono ancora i cuori dei londinesi. Con un Liam Cormier in forma visibilmente smagliante, la sequenza di True Zero e Bricks And Mortar è un vero toccasana, tra scariche elettriche hardcore e punk e attacchi massicci. Il loro set dura solo cinquanta minuti e avrebbe potuto andare avanti molto di più: Road Sick è calda e trascinante e trasforma il Dome in un grande festival. Da non perdere nei prossimi concerti previsti in Italia: Milano (Lo Fi), 12 febbraio, e Cagliari (La Cueva Rock) il giorno di San Valentino.

Fabiola Santini (testo e foto)

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