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CALEXICO | Monforte d’Alba (Cn)

|  Auditorium Horszowski | 22 luglio

Proponendo il loro tipico, irresistibile mix di musica americana del sud, messicana, mariachi, rock con iniezioni di psichedelia e blues, la premiata ditta Calexico offre nello spettacolare anfiteatro di Monforte d’Alba uno dei concerti più trascinanti degli ultimi tempi.

In sette sul palco, precisi e propulsivi, scanzonati e attenti, veri professionisti; la loro musica gravita attorno alle pelli di John Convertino, non solo un grande batterista, ma un’esteta del ritmo che già ci aveva incantato quando percuoteva le pelli della precedente band, i Giant Sand, assieme al bassista ora frontman, leader con John della band, il chitarrista e cantante Joey Burns. Straordinario e, come ogni professionista di livello, ci ricorda che a parte la ricerca musicale, trattasi sempre di entertainment e il pubblico, saltellante, è entrato immediatamente in sintonia con Joey. L’atmosfera magica è scattata: i musicisti sul palco ricevono good vibes dal pubblico e le amplificano prima di renderle.

Brani originali, due trombe a scandire accenti e percussioni, a speziare canzoni, guacamole di suoni, vagamente gigioni, come deve essere: musica di frontiera, di confine California, Arizona e Mexico. Appunto: Calexico. Un paio di cover rivisitate tra le quali spicca una riuscita Love Will Tear Us Apart dei Joy Division. Il concerto lungo, due bis, quasi spiaceva sia alla band che al pubblico lasciarsi. Arrivederci a presto.

Davvero immensi, divertenti, colti, professionali e gigioni,  eccezionali musicisti. Grandissimi.

Massimo Marchini

ph Laura Arossa

Calexico

 

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