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Belphegor

Il colosso degli austriaci Belphegor, guidati dal diabolico Hel “Helmuth” Lehner, ritorna on the road a supporto dell’ultimo opus Totenritual uscito il 15 settembre. Il loro blackened death non ha paragoni in quanto a grandiosità e brutalità estrema, live il loro sound risulta ancora più ferino e avvolge il pubblico in un turbine di adrenalina pura. I Belphegor sono accompagnati da un seguito che rende questo pacchetto live particolarmente appetibile, a cominciare dai brasiliani NervoChaos che, con il loro death distruttivo e cupo, danno avvio a una serata elettrizzante. L’attenzione del pubblico è comunque rivolta ai successori, i belgi Enthroned, una delle formazioni black più gettonate dal pubblico londinese. Il loro set rinsalda tutte le aspettative: il frontman Nornagest appare più imbestialito che mai: con il suo livello di provocazione e la sua marcata strategia di trasgressione ottiene l’approvazione unanime dei presenti, esaltati dalle note malvagie e fulminee di Of Feathers And Flames, traccia tratta dall’ultimo album Sovereigns uscito nel 2017. Le mitragliate di riff complessi e tesi rendono il loro sound particolarmente intossicante, il bar del Dome è quasi deserto durante il loro set, a conferma che il pubblico non vuole perdersi un solo istante di questo set folgorante. I successori, i veterani Deströyer 666, pur essendo all’attivo dal 1994, con la sola eccezione del frontman K.K. Warslut, appaiono poco coinvolti. Tra le peripezie di Wildfire, i Nostri, con la loro natura oltraggiosa, riescono comunque a mantenere un controllo invidiabile pur eseguendo riff alla velocità della luce. Il palco viene adibito al sacrificio supremo per l’arrivo degli headliner: tra le insenature rovinose di Sanctus Diaboli Confidimus e le carrellate di Bleeding Salvation, il set del Belphegor prende quota senza esitazione. Tra le nuove tracce di Totenritual  spicca indubbiamente The Devil’s Son, ricca di pura essenza Belphegor dall’inizio alla fine. Il tasso di follia aumenta in Totenbeschwörer e culmina nella belligerante Baphomet, colonna portante dell’ultimo opus, in tutta la sua struttura terremotante. L’encore con Diaboli Virtus in Lumbar Est chiude in pompa magna un set sulfureo e demoniaco che merita un seguito.

Fabiola Santini (testo e foto)

Londra | 8 Ottobre | The Dome

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