Top

BAUHAUS

The Bela Session: i primi bagliori di una leggenda gotica

I Bauhaus celebrano il quarantennale della loro nascita licenziando, via Leaving Records in collaborazione con Stones Throw Records, un’epitome retrospettiva contenente le loro primissime registrazioni in studio. Il titolo è emblematico: The Bela Session.

La raccolta, che sarà disponibile in formato digitale e vinile a partire dal 23 novembre 2018, vede una selezione di 5 titoli di cui 3 inediti, il tutto rimasterizzato da Mandy Parnell al Black Saloon Studios (Bjork, Brian Eno, Aphex Twin).

Il brano principe della situazione è ovviamente Bela Lugosi’s Dead, primo indimenticabile singolo della formazione inglese e pietra miliare nella storia del rock gotico e del post-punk britannico, nonché simbolo di un’era destinato ad attraversare le decadi e le generazioni a venire senza mai perdere una sola scintilla della sua forza evocativa. Oltre a far parte della colonna sonora di The Hunger (film horror di Tony Scott con David Bowie, Catherine Deneuve e Susan Sarandon), la melodia ipnotica di Bela Lugosi’s Dead ha esercitato il suo fascino oscuro su artisti del calibro di Nine Inch Nails, Massive Attack, Nouvelle Vague (fra gli altri) che ne hanno realizzato delle riletture personali. La saga dei Bauhaus era appena iniziata ma profumava già di gloria; sarà l’album di debutto e capolavoro indiscusso In The Flat Field (1980) a decretarne la consacrazione.

Per l’occasione Beggars Banquet e 4AD (le due etichette storiche della band) faranno seguire un’operazione di ristampe in vinile a tiratura limitata dal catalogo dei Bauhaus. C’è anche in serbo una tournee commemorativa (voluta da Peter Murphy con David J) che comprende un paio di date in Italia.

La prova del tempo è stata superata alla grande.

Aldo Chimenti

 

 

Condividi