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APPARAT

Let’s Dance

 

In dieci anni Apparat è diventato un nome di riferimento nell’affollato mondo della techno. La sua capacità di ricoprire con sinuose linee pop le iridescenti strutture al silicio della sua musica ha fatto proseliti anche da queste parti. I dischi e le collaborazioni pubblicate dagli esordi su Shitkatapult fino all’approdo su Mute, mostrano un artista che cerca di seguire l’evolversi della techno senza riprodurre fedelmente i modelli dominanti, ma al contrario cercando di imprimere sempre il proprio stile, oggi facilmente riconoscibile sulle sue tracce così come nei remix. 

Proprio nei giorni in cui Apparat stava terminando il tour con l’Apparat Band per promuovere il suo ultimo disco, The Devil’s Walk, la fondazione Roma Europa Festival l’ha chiamato per chiudere una giornata all’insegna della techno all’interno della caratteristica cornice del Brancaleone. Un’occasione per scambiare due parole con il musicista tedesco, decisamente a suo agio nel caloroso e affollato backstage del locale romano.

 

Hai un nuovo album in uscita?

Si, una nuova collaborazione con i miei amici Modeselektor. Ci stiamo lavorando da un po’ di tempo. All’inizio non c’era nulla di prestabilito, ma poi ci siamo resi conto di avere già diverse canzoni pronte. Me ne sono accorto proprio l’altro giorno mentre le ascoltavo sul mio laptop. Manca ancora qualcosa ma l’album è quasi pronto. Non aspettarti un Moderat volume due, perché in questi mesi ci siamo evoluti, come, in parte, si è evoluto il nostro gusto…

 

Su Rockerilla di Dicembre l’intervista completa di Roberto Mandolini.

 

ph Mauro Stancati

 

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