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ALESSANDRA GAROSI e MARKUS STOCKHAUSEN

Firenze, Palazzo Rosselli del Turco

19 Febbraio

Un antico palazzo situato nel centro storico di Firenze. Una sala con le pareti colorate dai quadri di Karl Stengel, vivissimi ma sobri al tempo stesso. È qui che si è svolto il concerto di Alessandra Garosi e Markus Stockhausen, due artisti che hanno incrociato le proprie strade dopo lunghe peregrinazioni musicali che avevano toccato i quattro angoli del mondo. 

Alessandra Garosi, pianista di solida formazione classica, ha inciso nove CD con Harmonia Ensemble. Musicista poliedrica e originale, ha lavorato in Australia, ha inciso fra l’altro un disco con musiche di Heitor Villa-Lobos (Children’s World, 2006) e uno dedicato a Giorgio Gaslini (Chansons et carillons, 2014).

Markus Stockhausen, figlio del celebre Karlheinz, ha saputo scrollarsi di dosso il peso di questa eredità e battere una strada autonoma. Ha collaborato con i musicisti più diversi, dal jazzista Ferenc Snétberger (Streams, 2007) all’iraniano Alireza Mortazavi, col quale ha registrato l’affascinante Hamdelaneh-Intimate Dialogues (Dark Companion, 2019).

Il concerto di Firenze non era il primo che vedeva insieme i due musicisti, ma probabilmente è stato il più singolare.   

La pianista e il trombettista hanno eseguito alcune musiche improvvisate ispirate alle opere pittoriche di Karl Stengel (1925-2017), a loro volta influenzate da un grande amore per la seconda arte: il pittore ungherese non dipingeva mai senza la compagnia della musica.

Oltre ai pezzi improvvisati i due hanno suonato quattro movimenti dello

Zodiaco di Damiano Santini. Il compositore toscano era presente in sala.

Un concerto breve ma intenso, dove i due strumenti si sono intrecciati, sovrapposti, separati e riuniti in una gamma ricchissima di combinazioni.

La versione integrale dello Zodiaco, composta da 12 brani, verrà incisa d Alessandra Garosi entro la fine dell’anno. A pubblicarla sarà l’etichetta Manticore. Rinata pochi anni fa grazie a Massimo Marchini, l’etichetta fondata da Keith Emerson, Greg Lake e Carl Palmer si è inserita nel panorama della musica indipendente con le idee molto chiare. Basta un’occhiata al suo sito (www.manticorerecords.com) per rendersene conto.

Alessandro Michelucci

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