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ALESSANDRA CELLETTI

Above The Sky

Transparency

 

cd-A-CellettiChi conosce bene Alessandra sa che tra lei e il cielo esiste una relazione piuttosto peculiare quanto profonda e non solo perché è una provetta pilota di alianti. Above the Sky segue e accresce la sua gentile poetica verso una nuova estetica che attinge dai grandi classici come Philp Glass e i francesi a lei così cari: Satie, Debussy e Ravel.

Sicuramente la dimensione del solo pianoforte resta quella più congeniale alla Celletti e più che mai ora che ha realizzato l’intuizione di registrare questo album intimo a casa, col suo Steinway a mezzacoda dall’ammaliante reverbero, sul quale scrive, sogna, suona, compone assieme al gatto Nasino, personaggio centrale della cosmogonia cellettiana.

Accanto a brani originali come l’intensa Three Exagram, o quella Lily And The Fog così vicina a Dustin O’Halloran e ai suoi pianoforti della memoria, stanno Starmilk di Lawrence Ball, Chant From A Holy Book scritta da Gurdjeff, già oggetto di una straordinaria monografia della Celletti, uscita qualche anno fa. Oppure Night Flight, tra le tracce migliori: minimale e barocca al tempo stesso.

Un album che riesce a dipingere tutti i cieli possibili di Alessandra: voli in azzurri probabili, ascese pitagoriche improbabili; nuvole e desideri. Alessandra Celletti ancora una volta dimostra di essere una delle personalità più creative del nostro tempo.

Massimo Marchini

 

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