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Tim Hecker & Daniel Lopatin

L’incontro tra metafisica e schizofrenia

 

Può succedere che due tessere di un puzzle perfettamente coincidenti non s’incastrino? O che due elementi complementari diano vita ad un sinolo del tutto diverso dagli originali? In musica, la risposta è quasi scontata: affermativo. E il parto dell’incontro fra due dei nomi massimi della moderna scena avant-ambientale rappresenta esattamente questo.

Tim Hecker da Montréal è protagonista da ormai una decade di una ricerca peculiare e innovativa, che ha di fatto fuso l’ambient-drone teorizzato con le tendenze dell’elettronica moderna. Il suo debutto risale al 2001 con l’album Haunt Me, Haunt Me Do It Again, una raccolta di splendide miniature minimaliste a cui è applicata in maniera sottile e quasi impercettibile l’estetica glitch della prima era…

Su Rockerilla di Novembre l’articolo di Matteo Meda. 


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