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EDMUNDO VALADÉS

La morte ha il permesso | Sur

Togliere, sottrarre, limare, asciugare, ridurre tutto alla sua nuda essenza: ecco gli imperativi categorici di chi scrive racconti brevi, arte che ha avuto nello scrittore messicano Edmundo Valadés un formidabile maestro.

I diciotto racconti tradotti per la prima volta in italiano e contenuti in questa raccolta sono al riguardo una sorta di manuale di istruzioni per chi intende cimentarsi con tale genere letterario senza pagare dazio alle regole del romanzo.

Storie e personaggi hanno infatti la prerogativa di compiersi e rivelarsi in tutta la loro intensa drammaticità prima ancora che il lettore abbia inquadrato il contesto in cui le prime si svolgono e colto i sentimenti che spingono ad agire i secondi.

La sorpresa è sempre nell’aria e i suoi effetti dirompenti anche laddove (nel racconto In tutte le città del mondo, ad esempio) il finale è anticipato e cristallizzato negli attimi che precedono l’olocausto nucleare globale.

Elio Bussolino

 

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