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Giardini di Mirò

Maturità oltre le definizioni

… O Fortuna

 

Dalla provincia emiliana al mondo, dal post-rock a trasformazioni (forse) un tempo imprevedibili; Good Luck segna il ritorno dei Giardini di Mirò suggellando la loro costante tensione a uno sviluppo stilistico che, negli anni, li ha condotti a maturare una dimensione artistica di primo piano nel panorama indipendente italiano e una diffusione internazionale paragonabile, nell’ultimo decennio, soltanto a quella più recente dei port-royal.

 

Sul numero di marzo di Rockerilla trovi l’articolo completo di Raffaello Russo e l’intervista a cura di Gioele Valenti, oltre ovviamente alla recensione dell’album!

 

Forse i Maya non avevano poi tutti i torti, o forse è la cattiva coscienza dell’occidentale medio a proiettare ombre lunghe su un tempo logoro, quello attuale, che pare trarre sempre più alimento da una sorta di collettivo incubo mediatico, piuttosto che dalla vita reale.

Per questo, il Good Luck dei Giardini di Mirò, nuovo riuscito capitolo di una coerente carriera, suona come accorato monito oltre che come sano auspicio da un (ancora) altrettanto sano indipendente.

 

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