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THE UNTHANKS

Mount The Air | Rabbie Rouser

cd-the-Unthanks-MTASapendo cogliere quella santa intercapedine sita tra il folk d’autore e la canzone meravigliosa, con la grazia che fu delle sorelle Collins prima di loro, anche se in un contesto più tradizionale e assai diverso, Rachel e Becky Unthanks hanno stabilizzato un raffinato folk da camera con epicentro nel fecondo Northumberland. Pur essendo colta e contemporanea, tanto da meravigliarmi come non abbia ancora interessato il fine palato di Manfred Eicher e della sua ECM, la produzione delle Unthanks non scade mai nello stucchevole. Nel passato, quando ancora si chiamavano Rachel Unthank and the Winterset, avevano esplorato i lati oscuri di Starless dei King Crimson e i fondali sottomarini dell’es al potere di Sea Song di Robert Wyatt assieme a composizioni originali e brani tradizionali, accomunati, si diceva, da quella malinconica vena vagamente jazzy che aveva già asperso di incensi e resine rare alcune delle pagine più nobili del folk contaminato in terra di Albione.

Qui si aggiungono archi e progressioni di accordi audaci come nella bella Madam, brano tradizionale dell’area del Dorset. Ancora tinte cremisi e wyattiane nell’incipit della tradizionale Died For Love, così come la successiva, intensa originale Flutter: il folk come pretesto, punto di partenza per una musica densa del più nobile dei passati.

Un caleidoscopico fluire di citazioni colte e influenze rendono prezioso questo album introspettivo e pur così intenso e piacevole, affermando le Unthanks come una delle realtà più interessanti del nuovo panorama inglese.

Massimo Marchini

 

 

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