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DARK FORTRESS

| Secrets of The Moon | Schammasch

Londra | The Underworld | 20 Ottobre

 

Dalla Svizzera, ecco un gruppo che da tempo sta facendo parlare di sé, proponendo un sound che si addice alla perfezione alla definizione di metal più  estremo: stiamo parlando degli Schammasch, nome che deriva da Šamaš, dio del Sole della mitologia babilonese. La band originaria di Basilea è stata scelta   non a caso per il ruolo di apripista del concerto da headliner dei tedeschi Dark Fortress. Con la miriade di realtà live che tempestano la capitale in questo periodo, è raro vedere un pubblico così numeroso per la prima band della serata. Invece, per gli svizzeri, la gente c’è, e c’è eccome: il palco, avvolto dal fumo e da raffiche di luci rosse e blu, è pronto a riceverli. Uno alla volta, come in un magico rituale, i membri degli Schammasch si posizionano e danno avvio a 45 minuti di puro oblio e distruzione. In tour a supporto del loro secondo album Contradiction prodotto dal chitarrista dei Tripkyton / ex-Celtic Frost V. Santura, la band riesce a scaraventare attacchi durissimi pur mantenendo una melodia eterea di fondo. Il loro set trasuda occulto nella sua forma più sensuale, le tracce, tutte eseguite con singolare e accattivante maestria, si evolvono in un percorso tanto tormentato quanto irresistibile. Golden Light, traccia scelta anche per il loro ultimo video (http://www.schammasch.com), viene lanciata ad un pubblico incantato e al contempo scosso: sono in pochi propensi ad accennare il tradizionale mosh-pit, la maggioranza dei presenti preferisce godersi questa potente e intossicante maratona estrema in totale oblio.  Dalla Svizzera ci si avvicina alla Germania con i Secrets Of The Moon: vuoi per il troppo contrasto con i predecessori, vuoi perché l’attesa per gli headliner è  già nell’aria, il loro set sembra andare un po’ troppo a rilento. Non manca nulla alla loro struttura live, soprattutto nelle doti del frontman Phil sG Jonas che riesce a dare definizione al set quanto basta per mantenere la temperatura alta. È chiaro che comunque che la band gode di rispetto tra i presenti. Finalmente ecco i Dark Fortress. Il loro settimo album, il terzo con il magnetico frontman Morean, è già classificato tra le migliori uscite black metal dell’anno. Venereal Dawn è una collezione di nove tracce una più divina dell’altra, ci si chiede come sia stato possibile selezionarne solo alcune per il set della data londinese. Eppure la band ci riesce magicamente, dando avvio ad una scaletta eclatante con la magnetica Betrayal And Vengeance. Ma è con la title-track dell’album che il pubblico risponde, in totale visibilio: i vocalizzi del frontman  sono cavernosi e possenti, il suo growling si addice alla perfezione alla struttura di questa traccia. Riff immediati, cavalcate fulminanti e una linea melodica accattivante che trova il suo picco con le due tracce in  chiusura, Chrysalis (il cui video è appena stato sfornato,  http://www.darkfortress.org) e The Unflesh. Un’ora e poco più non è bastata, c’è ancora tanta frenesia nell’aria, troppa per chiudere i battenti. È perfezione assoluta quella dei Dark Fortress: excellence takes live shape.

Fabiola Santini

Ph: Fabiola Santini

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