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SPECIALE ITALIANI A BERLINO

BERLIN CALLING

L’Italia è la nazione in cui i politici affermano tranquillamente che la cultura non procura il pane. Dopo dichiarazioni aberranti come queste, unite ad un evidente disfacimento del ricco patrimonio artistico, storico e culturale, non solo del presente ma anche del nostro illustre passato, alcuni artisti ricchi di energie creative, avvilite e compresse da questo stretto stivale, hanno deciso di “emigrare” a Berlino, meta ambita da giovani e non, creativi e non, che vedono in questa città un luogo da cui ripartire non solo artisticamente ma anche a livello umano e mentale. Da tempo numerosi musicisti da tutto il mondo piantano le proprie tende nella capitale tedesca proprio perché l’occasione di incontri, scambio, stimoli, e anche un tenore di vita meno stressante, permette a molti di trovare i giusti input per creare al meglio. Come si diceva la fuga a Berlino, luogo dall’enorme fascino storico che si sposa ad un costante rinnovamento estetico, è ormai continuo per tanti italiani già da alcuni anni e dunque diventa necessaria un’indagine per capire se poi questa città, nel 2014, è ancora quel centro così vivo e all’avanguardia come lo si percepisce lontano dai suoi confini. Abbiamo deciso di interpellare alcuni artisti, tra scrittori e musicisti, che hanno deciso di stabilirsi da quelle parti già da un po’ di tempo per cercare di comprendere, in base alle loro esperienze quotidiane, cosa offre ancora la città del muro e se è ancora una meta ambita…su Rockerilla Luglio/Agosto le interviste di Gianluca Polverari a scrittori e musicisti italiani a Berlino che raccontano cosa offra ancora la città del muro.

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